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Esterometro 2022: cos'è e cosa cambia da luglio

Esterometro, questo sconosciuto! Se sei un professionista e hai aperto un’attività, sicuramente hai sentito almeno una volta questo strano nome. Come puoi intuire dalla parola, l'Esterometro riguarda le relazioni commerciali con clienti esteri.

Cos'è però di preciso l'Esterometro e perché ultimamente ne sentiamo parlare così tanto? Scopriamolo insieme in questa guida all'Esterometro, aggiornata con tutte le novità introdotte dal 2022.

Esterometro 2022: guida per il professionista

Cos'è l'Esterometro 

Prima di spiegare quali sono i cambiamenti che ti aspettano quest'anno, facciamo un punto della situazione sull'Esterometro. L'Esterometro è una misura fiscale introdotta dal 1 gennaio 2019 insieme all'obbligo di fatturazione elettronica.

Quest'ultima, come saprai, ha per oggetto le cessioni di beni o prestazioni di servizi effettuate in Italia. L'Esterometro riguarda invece tutte le operazioni effettuate con partner esteri.

Attraverso l'Esterometro un professionista comunica quindi i suoi rapporti commerciali da o verso soggetti al di fuori del territorio italiano. Se lavori da molti anni con clienti stranieri, probabilmente questa misura non ti suonerà nuova. Si tratta infatti di un aggiornamento di quello che alcuni anni fa era chiamato Spesometro.

In pratica, quindi, l'Esterometro è un documento nel quale sono comunicate all'Agenzia delle Entrate le fatture attive e passive transfrontaliere.

L'Esterometro ha però i giorni contati: secondo il DL 146/2021, dal 1 luglio 2022 sarà infatti abolito. La data è quindi vicina, ma per il momento dovrai ancora rispettare gli obblighi previsti dall'Esterometro. Scopriamo quindi insieme cosa fare per evitare spiacevoli sanzioni.

Chi deve presentare l'Esterometro

Fino a luglio, come abbiamo visto, chi ha rapporti commerciali con l'estero dovrà presentare l'Esterometro. Esistono però soggetti esclusi da questo obbligo, vediamo insieme chi sono.

In generale, tutti i titolari di partita IVA residenti o stabiliti in Italia sono tenuti a inviare i dati dell'Esterometro. Si tratta quindi degli stessi professionisti che devono emettere fattura elettronica. Proprio come per quest'ultima, esistono però dei soggetti esonerati dall'Esterometro, come:

  • I professionisti in regime di vantaggio

  • I professionisti in regime forfettario agevolato

  • I produttori agricoli in regime di esonero

  • Le associazioni sportive dilettantistiche che operano sotto il regime 389/1991 con un volume di affari non superiore a 65.000 €

  • I professionisti che inviano i dati delle fatture attraverso il Sistema Tessera Sanitaria, come medici o farmacisti 

Sono infine esonerate dall'invio dei dati le operazioni di cessioni di beni e prestazioni di servizi documentate mediante bolletta doganale.


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Come presentare l'Esterometro e quali dati inviare

Se rientri tra i soggetti tenuti a presentare l'Esterometro, ti starai ora chiedendo quali documenti presentare e dove inviarli. Come ti abbiamo spiegato, fino al 30 giugno dovrai sostanzialmente continuare a seguire le linee guida classiche. Per presentare l'Esterometro devi quindi inviare la modulistica richiesta all'Agenzia delle Entrate

Puoi quindi rivolgerti ovviamente al tuo commercialista o patronato di fiducia, che inoltrerà il tutto comportandosi da intermediario. Se invece hai una discreta dimestichezza e autonomia fiscale, puoi anche inviare tu stesso il tutto.

Ti basterà collegarti al portale “Fatture e corrispettivi” messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate. Per fare ciò devi però essere in possesso delle credenziali per accedere al sito e devi essere stato abilitato alle operazioni Fisconline.

Cosa bisogna però inserire nell'Esterometro? Niente paura, si tratta degli stessi dati che utilizzi per compilare le fatture elettroniche che emetti per clienti italiani. Dovrai infatti riportare:

  • I dati identificativi dell'eventuale cedente/prestatore

  • I dati identificativi del cessionario/committente, cioè quelli relativi alla tua impresa

  • La data del documento comprovante l’operazione

  • La data di registrazione, eventualmente da richiedere all'intermediario

  • Il numero del documento

  • La base imponibile

  • L'aliquota IVA applicata

  • L’imposta, cioè la tipologia dell’operazione qualora sia esente da IVA

Non sai però come dichiarare la tipologia dell'operazione? In questo caso ti consigliamo di consultare la guida ufficiale offerta dall'Agenzia delle Entrate. Al suo interno troverai tutti i codici identificativi delle diverse operazioni.

Esterometro e Intrastat

Se come professionista compili il modulo Intrastat probabilmente ti starai chiedendo se sei tenuto a inviare anche l'Esterometro. Per quanto questi due moduli siano simili, purtroppo la risposta è generalmente sì. Esterometro e Intrastat hanno infatti scopi diversi e perciò sei obbligato ad inoltrare entrambi.

L'Intrastat, come l'Esterometro, è una dichiarazione delle operazioni di vendita e acquisto di un soggetto con partita IVA con l'estero. Tuttavia non è sempre obbligatorio presentare l'INTRASTAT. Questo infatti va inoltrato solo quando effettui acquisti da rivenditori esteri superando l’importo di 350.000 €.

Per l'Esterometro non è prevista invece nessuna soglia sotto la quale sei esonerato dalla presentazione. A prescindere dalla cifra sei quindi sempreobbligato a compilare ed inoltrare il modulo se non rientri tra i soggetti esonerati.

L'unico modo per poter evitare l'invio dell'Esterometro è al momento comunicare i dati mediante l'invio di una fattura al SDI (Sistema di Interscambio). Come abbiamo anticipato però, presto l'Esterometro sarà solo un lontano ricordo.

Quali sono le scadenze dell'Esterometro 

Come abbiamo visto, fino a luglio 2022 i professionisti con rapporti commerciali intracomunitari sono tenuti ad inoltrare l'Esterometro. Quali sono però le scadenze per l'invio della documentazione? 

Innanzitutto, l'Esterometro deve essere compilato e consegnato all'Agenzia delle Entrate con cadenza trimestrale. Esistono quindi quattro appuntamenti da ricordare, ma con l'ormai prossima abolizione le date da rispettare quest'anno sono solo due:

  • 2 maggio 2022 per l'Esterometro relativo ai mesi di gennaio, febbraio e marzo (primo trimestre)

  • 22 agosto 2022 per l'Esterometro relativo ai mesi di aprile, maggio e giugno (secondo trimestre)

Cosa succede se non ti ricordi però di inviare per tempo l'Esterometro all'Agenzia delle Entrate o non lo compili correttamente? In questo caso, purtroppo, andrai incontro a delle sanzioni pecuniarie. Niente paura, non si tratta fortunatamente di multe troppo salate! Sono infatti previste le seguenti sanzioni:

  • 1 € per ciascuna fattura omessa o errata se trasmessa entro i quindici giorni successivi alle scadenze. Massimale previsto di 200 € mensili 

  • 2 € per ciascuna fattura omessa o errata senza ravvedimento. Massimale previsto di € 400 mensili

Facendo un rapido e semplice conto, potresti arrivare a pagare fino a 1200 € per ciascun trimestre. Se però ti accorgi per tempo dell'errore, la sanzione massima sarà dimezzata a 600 €. Si tratta ovviamente di casi limite, ma è importante cercare di essere precisi. Valuta quindi l'aiuto di un professionista se non sei sicuro di aver compilato correttamente il tuo Esterometro.

Nel malaugurato caso tu debba pagare una sanzione legata ad un errore sull'Esterometro, dovrai semplicemente effettuare un versamento tramite F24.

Puoi compilare il modulo tu stesso, utilizzando il codice tributo 8911, che indica appunto le dichiarazioni integrative o tardive. Di nuovo, si tratta di un'operazione molto semplice, ma se hai dubbi chiedi aiuto al tuo commercialista.

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Come cambia nel 2022 l'Esterometro

Tutto quello che hai letto fino ad ora sull'Esterometro è sicuramente valido è corretto. Tuttavia sarà considerato tale solo fino al 30 giugno 2022, data che segna la definitiva abolizione dell'Esterometro. Cosa succederà quindi da quel momento?

A partire dal 1 luglio 2022 le operazioni che effettuerai con soggetti esteri dovranno essere comunicate esclusivamente via SDI all'Agenzia delle Entrate. Dovrai quindi seguire le stesse modalità previste per la fatturazione elettronica all’estero. In particolare, bisognerà utilizzare i seguenti tipi di documenti:

  • TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero

  • TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari

  • TD19 Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72

Anche in questo caso, sono previste ovviamente delle scadenze entro le quali inoltrare la tua documentazione. In particolare:

  • Le fatture attive emesse nei confronti di soggetti esteri dovranno essere trasmesse entro 12 giorni dal momento di effettuazione

  • Le ricevute dovranno invece essere trasmesse entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento

Esterometro: conclusioni

L'Esterometro è sicuramente una misura fiscale importante e necessaria per tutti i professionisti che hanno rapporti con soggetti esteri. A tre anni dalla sua introduzione, tuttavia, sarà presto abolita. È importante perciò rispettare le ultime scadenze previste per maggio e agosto 2022 onde evitare spiacevoli sorprese.

Dal primo luglio si dovrà poi passare alla fatturazione elettronica anche per gli scambi intracomunitari. In questo caso dovrai inoltrare telematicamente le tue fatture e ricevute, utilizzando il Sistema di Interscambio. Ricorda, non sono più previste scadenze trimestrali, ma ogni documento dovrà essere inviato circa entro due settimane.

SumUp Team