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Tutte le novità sull'obbligo del POS nel 2022

Quali novità riguardo il POS interessano commercianti, artigiani, liberi professionisti e tutti i possessori di partita IVA? 

Una delle notizie più popolari di questo momento è sicuramente quanto contenuto nell’ultimo Decreto PNRR del 30 aprile 2022 che prevede sanzioni per tutte le attività commerciali (e liberi professioni) che non accettano pagamenti con il POS. 

La novità ha l’obiettivo di convincere una volta per tutte ogni tipo di attività economica sia a dotarsi del dispositivo sia poi ad accettare effettivamente ogni pagamento indipendentemente dall’importo. 

L’excursus che ha prima reso obbligatorio l’uso del POS e successivamente ha previsto sanzioni di tipo pecuniario è molto lungo. 

  • Come si è arrivati all’obbligo del POS

  • POS obbligatorio per tutti: cosa cambia dal 30 giugno 2022 

  • Cosa rischia chi non ha il POS? 

  • Bonus POS 2022: Cosa prevede  

  • Cos’è il Piano Cashless della Legge di Bilancio? 

  • Il nostro POS a fianco dei più piccoli

  • L'esperienza con i nostri lettori è semplice: le conclusioni

Come si è arrivati all’obbligo del POS

Ricordiamo che l’obbligo del POS di fatto sussiste dal 2013 (decreto legge del 30 dicembre). Da allora si sono susseguite numerose norme a partire da quanto stabilito nella legge di stabilità del 2016, la quale permetteva di non accettare pagamenti con carta inferiori ai 30 euro.

Successivamente la Legge di Bilancio 2020 ridusse la soglia portandola a 5 euro. Questa legge inoltre prevedeva, tra le varie iniziative volte a rilanciare l’economia italiana, anche altre novità relative ai pagamenti elettronici, che rivestono un fattore importante e che riguardano non solo consumatori, ma soprattutto esercenti.

È nella Legge di Bilancio 2020 che si parla infatti di obbligo POS specifico per esercenti e liberi professionisti, al fine di garantire ai propri clienti la possibilità di pagare con carta di credito e debito.

L’ultima novità invece è come visto contenuto nell’ultimo decreto legge il quale ha rimosso l’importo minimo. 

POS obbligatorio per tutti: cosa cambia dal 30 giugno 2022 

La vera novità, in vigore dal 30 giugno 2022, non riguarda l’obbligo di dotarsi del POS, ma è l’aver introdotto delle sanzioni per tutti coloro che si rifiutano di accettare pagamenti contactless. 

Non è più possibile quindi rifiutarsi di accettare il pagamento digitale anche di piccoli importi. Il rischio è che, così facendo, il cliente decida di contattare la GdF o segnalare l’accaduto all’Agenzia delle Entrate. Così come già previsto nella legge di bilancio 2020, tutti coloro che vendono prodotti o servizi sono obbligati ad accettare il POS: 

  • Commercianti 

  • Artigiani 

  • Liberi professionisti 

Più in generale tutti coloro in possesso di P.IVA sono tenuti a dotarsi di un POS onde evitare d'incorrere in segnalazioni e sanzioni. A chi non avesse ancora provveduto a dotarsi di un POS, segnaliamo che accettare i pagamenti con carta oggi è molto economico.

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Cosa rischia chi non ha il POS? 

Come riportato nel relativo decreto, non avere il POS oggi o non accettare un pagamento con carta, espone al rischio di sanzione pecuniaria. L’importo fisso da pagare è di 30 euro più il 4% del valore totale della transazione. 

Per fare un esempio il gestore di un bar qualora si rifiutasse di accettare il pagamento della colazione con il POS rischia una multa di 30 euro. Mentre qualora la transazione sia in totale di 100 euro la multa da pagare sarà di 30 + 4 euro.  

Come sottolineato già in precedenza, la multa non è automatica. Il commerciante infatti rischia solo di riceverla poiché spetta al cliente, che si è visto rifiutare il pagamento, segnalare l’accaduto alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate. 

Quanto appena detto significa che al momento non sono previste verifiche a campione. È bene altresì segnalare che il bonus cashback non è più attivo mentre è ancora in essere la “lotteria degli scontrini”.  

Infine, il commerciante sebbene sia sempre tenuto ad accettare i pagamenti con il POS può evitare d'incorrere in sanzioni qualora il terminale non dovesse momentaneamente funzionare. Tuttavia, bisogna dimostrare l’impossibilità tecnica di eseguire l’operazione a una determinata data e ora. 

Bonus POS 2022: Cosa prevede  

Non solo obblighi ma anche un effettivo aiuto a tutte le attività economiche che stanno pian piano adeguandosi all’obbligo di accettare i pagamenti con il POS. Il decreto legge del 26 ottobre 2019 prevede un credito d’imposta pensato a coprire il 30% del costo delle commissioni da pagare per ogni transazione effettuata via POS. 

Successivamente grazie al decreto legge n.99 del 2021 il credito d’imposta coperto dallo Stato è passato dal 30% al 100%. Si tratta di un vero e proprio bonus che di fatto ha annullato qualsiasi differenza tra accettare i pagamenti in contanti oppure via carta. 

Seppur valida fino al 30 giugno 2022, la misura è stata positivamente accolta da tutti gli esercenti. Dal primo luglio 2022 tuttavia è tornato in vigore il bonus del 30%. In particolare è possibile richiedere e ottenere il 30% delle commissioni generate mediante i pagamenti ricevuti con il POS, per un tetto massimo di ricavi pari a 400.000 euro. 

Premesso che è possibile richiedere il bonus per le sole transazioni effettuate ai consumatori finali a livello operativo è necessario compilare e trasmettere in via telematica il modello F24. È bene ricordarsi d'inserire il codice tributo 6916 nell’apposita sezione del modulo “Erario”. 

Cos’è il Piano Cashless della Legge di Bilancio? 

Piano o Italia cashless, (letteralmente “senza contanti”) è una delle iniziative all'interno della nuova Legge di Bilancio. L'idea è quella di rilanciare l'economia al pari di molti altri stati europei erogando dei finanziamenti che spingeranno i cittadini a preferire i pagamenti elettronici rispetto al contante.

Il pagamento con carta rappresenta diversi vantaggi per clienti ed esercenti in termini di sicurezza, ma anche praticità e velocità in fase di pagamento. Sono diversi i dati che dimostrano un incremento sostanziale di vendite (si parla addirittura del 60%) da parte di professionisti e commercianti che mettono a disposizione dei loro clienti un sistema per accettare pagamenti con carta.

Oltre a suggerire maggiore professionalità, i lettori di carte garantiscono al cliente un’esperienza di vendita comoda e veloce che, allo stesso tempo, permette ai professionisti di snellire le file alla cassa. La tecnologia POS, inoltre, aiuta a semplificare la contabilità e ad avere un quadro generale delle proprie vendite in qualsiasi momento.

Nonostante i passi avanti l’ultimo rapporto: Verso un’Italia cashless: le opportunità del PNRR e i trend innovativi nel mondo dei pagamenti 2022, mostra che l’Italia è ancora molto dipendente dal contante soprattutto rispetto agli altri paesi Europei.  Nonostante ciò non mancano regione e città particolarmente virtuose. In particolare la Lombardia è tra la regione cashless society d’Italia. Per quanto riguarda le città è invece Firenze quella che vede un numero maggiore di transazioni elettroniche effettuate 

«L’esperienza in altri mercati europei testimonia che l’utilizzo e lo sviluppo del cashless è innanzitutto un fattore culturale, di abitudine e certezza che viene accettato sempre e ovunque.»

Marc Alexander Christ, Co-founder di SumUp.

Il nostro POS a fianco dei più piccoli

I costi dei POS tradizionali spesso spengono l’entusiasmo di piccoli commercianti alle prese con la crescita della loro attività e la voglia di rimanere al passo coi tempi e l’innovazione. Molto spesso ci si affida a fornitori che non sempre riescono a capire le esigenze dei piccoli commercianti e che, con mille scartoffie e note a fondo pagina, non vanno a personalizzare il proprio servizio a seconda delle necessità presentate.

Sappiamo tutti quanto importante sia focalizzarsi sulla propria attività e non dover sprecare tempo a preoccuparsi su come gestire burocrazia, costi imprevisti e qualsiasi altra questione che vada solo a discapito della propria attività.

Noi di SumUp partiamo proprio da qui, dall’ascoltare le necessità dei più piccoli e offrire prodotti che vadano a tagliare tutti i costi di gestione, tariffe nascoste e canoni mensili. Escluso il costo dei lettori di carte, i commercianti di tutte le taglie avranno un costo unico della commissione, sempre uguale su tutti i circuiti.

Nessun contratto vincolante, costo fisso o lunga burocrazia per iniziare. I commercianti che usano SumUp potranno essere liberi di accettare pagamenti con carta senza la paura di avere troppe spese: paghi solo quello che usi, cioè quando effettui una transazione.

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L'esperienza con i nostri lettori è semplice: le conclusioni

Rispetto ai POS tradizionali, a SumUp ti offriamo dei dispositivi che non hanno bisogno di lunghi processi di installazione, funzionano in autonomia o tramite app da semplice smartphone o tablet. Si tratta di una tecnologia molto semplice che rende questi dispositivi davvero alla portata di tutti.

«I clienti cercano nei negozi un’esperienza soddisfacente e semplice al tempo stesso, che passa anche attraverso la possibilità di scegliere la modalità di pagamento preferita in ogni situazione: i commercianti che non accettano pagamenti con carta rischiano di perdere una larga fetta di vendite.

Da sempre a SumUp assicuriamo a piccoli imprenditori e commercianti un metodo semplice, trasparente e accessibile per essere pagati con moneta digitale. Proprio per questo riteniamo che sia positiva ogni iniziativa volta alla semplificazione e alla trasparenza.»

Marc Alexander Christ, Co-founder di SumUp.

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Lucia Cherchi