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Limite pagamento contanti 2022: ecco cosa devi sapere

Il Governo italiano fa un passo indietro: il limite di pagamento in contanti nel 2022 non si tocca. Se inizialmente era stata infatti prevista una riduzione della soglia, con il DecretoMilleproroghe la questione viene rinviata al 2023.

Come comportarsi quindi se sei un esercente o hai aperto un'attività? Quali sono le migliori soluzioni da offrire ai tuoi clienti? Scopriamolo insieme in questa guida al limite di pagamento in contanti 2022

Qual è il limite di pagamento in contanti nel 2022?

Come probabilmente saprai, lo scorso anno la soglia entro la quale accettare denaro contante era di € 2000. Nonostante il Governo avesse inizialmente deciso di ridurre il limite pagamento contanti 2022 a € 1000, ha cambiato idea. Secondo la legge di conversione del recente Decreto Milleproroghe, la soglia rimane a € 2000 fino al 31 dicembre 2022.

Nell'ambito del piano “Italia Cashless” resta centrale la lotta all'evasione fiscale da parte di professionisti "furbetti". Si tratta quindi di un rinvio momentaneo, che non ferma la spinta all'utilizzo dei pagamenti elettronici in Italia. Secondo stime recenti, l'uso del denaro contante resta infatti ancora il metodo di pagamento preferito per la maggioranza dei cittadini. 

Il Decreto firmato a marzo parla però chiaro: il limite pagamento contanti scenderà effettivamente a€ 1000 da gennaio 2023.

Nel frattempo, nel caso di acquisti superiori a € 2000 si dovrà comunque ricorrere a metodi di pagamento tracciabili. Tra questi rientrano tutte le transazioni eseguite via:

Se hai un'attività, dovrai quindi assicurarti di accettare solo transazioni di questo tipo oltre a tener conto del limite di pagamento in contanti 2022. Per fare ciò, sarai però tenuto a procurarti tutti i mezzi necessari per permettere ai tuoi clienti di pagare.


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Limite pagamento contanti 2022 e obbligo POS

Come abbiamo visto, per quest'anno il limite pagamento contanti resta a € 2000. Oltre tale soglia, dovrai chiedere al tuo cliente di saldare il conto tramite pagamento elettronico. Uno dei mezzi oggi più utilizzati e pratici in questo senso è sicuramente quello delle carte di credito o carte prepagate.

Cosa devi fare però per portare a termine la transazione?

Come esercente o professionista in questo caso avrei bisogno essenzialmente di un lettore di carte POS è un dispositivo in grado di scansionare il chip di una carta di credito, debito o prepagata. 

Si tratta quindi di uno strumento utilissimo, in grado di massimizzare le tue vendite. I pagamenti tramite POS sono infatti veloci, sicuri e tra le migliori soluzioni per rispettare il limite pagamento in contanti.

Paradossalmente però, nonostante sia obbligatorio accettare le transazioni POS per esercenti e professionisti, ancora non tutti ne sono provvisti. Molti hanno infatti preferito non acquistarlo, sfruttando la mancanza di sanzioni per chi infrange la norma. 

Per evitare il protrarsi di questa situazione, dal 30 giugno 2022 non ci saranno più scuse. Il Governo ha infatti deciso di anticipare la morsa all'evasione fiscale, stabilendo finalmente l'entità delle sanzioni.

Da luglio commercianti e professionisti che non accettano pagamenti POS dovranno infatti pagare una multa pari a € 30. A questa va poi aggiunta un'ulteriore sanzione, pari al 4% del valore del pagamento non consentito.

Se ancora non sei in possesso di un POS, meglio quindi correre subito ai ripari. Rischi di dover pagare multe salate, soprattutto in caso di superamento del limite pagamento contanti. Per una cifra di € 2000, dovresti pagare infatti 110€ se non permetti al tuo cliente il pagamento POS. 

Limite di pagamento contanti 2022 e incentivi per l'esercente 

Se fai parte di quegli esercenti o professionisti ancora sprovvisti di POS, niente panico. È vero, l'obbligo e le sanzioni si stanno avvicinando, ma il Governo ha anche stabilito alcuni utili incentivi.

Non tutte le attività sono infatti prive di POS per evadere il fisco! Sono ancora molti i negozi che semplicemente non possono permettersi le spese di gestione del terminale

Le due misure principali studiate per aiutare le attività più piccole sono:

1. Il Cashback

Si tratta di una misura statale ripresa recentemente dopo la sospensione nel 2021. Questa prevede rimborsi del 10% su acquisti fatti con modalità elettronica a favore dei consumatori nei negozi fisici. La misura non prevede solo l'acquisto di beni, ma anche di servizi alla persona. 

Si possono quindi pagare anche bollette, bollo auto e simili. In questo caso, tuttavia, si tratta di un incentivo indiretto. Il Cashback è infatti rivolto ai soli acquirenti ma non può essere richiesto come esercente o attività. Tuttavia, questa iniziativa si è rivelata un’opportunità di guadagno soprattutto per le piccole imprese e per gli artigiani locali.

2. La Lotteria degli Scontrini

La Lotteria degli Scontrini è un concorso a premi che prevede delle estrazioni alle quali partecipano sia clienti che esercenti. Per ogni scontrini emesso in seguito a un pagamento digitale, sono infatti generati dei biglietti che partecipano al concorso. Ogni euro genera un ticket valido alla partecipazione.

In caso di superamento del limite pagamento contanti, perciò, avresti almeno 2.000 possibilità di essere estratto! Sono previste vincite settimanali, mensili e annuali in denaro, con premi fino a € 1.000.000 per l'esercente sorteggiato. Per poter partecipare dovrai però possedere un POS per permettere ai tuoi clienti di pagare con carta o digitalmente.

Come vedi si tratta di misure pensate per invogliare la clientela e i professionisti ad utilizzare e accettare pagamenti elettronici. Si tratta ovviamente di soluzioni spesso acerbe, ma che stanno iniziando a dare i loro frutti. Sono quindi due ottimi motivi per permettere ai tuoi clienti di pagare elettronicamente in caso di superamento del limite pagamento contanti.

Limite pagamento contanti 2022 e credito d'imposta

Nel corso degli ultimi anni sono state introdotte misure e incentivi per invogliare gli italiani ad utilizzare i pagamenti cashless. Resta però una spada di Damocle sulla testa degli esercenti: i costi di gestione e le commissioni sulle transazioni POS. Come convincere quindi gli esercenti ad accettare pagamenti elettronici in caso di superamento del limite pagamento contanti viste queste spese?

Forse non lo sai, ma da luglio 2020 è previsto un credito d'imposta del 30% sulle spese pagate dagli esercenti. Si tratta di una disposizione valida solo per i professionisti che fatturano meno di € 400.000 l'anno. Fino al 30 giugno 2022, tuttavia, il credito d'imposta passa al 100% se gli esercenti adottano l'uso del POS. Il credito d'imposta è applicabile a:

  • Le commissioni pagate dal professionista sulle transazioni

  • I costi fissi come quelli di gestione e locazione del terminale POS

  • Le spese sostenute dagli esercenti per tutti i pagamenti elettronici fatti dai clienti. Sono accettate sia le transazioni con carte di credito, debito o prepagata, sia quelle attraverso sistemi alternativi (app e e-wallet)

Esiste poi un ulteriore credito d'imposta per:

  • Le spese per l'acquisto o il noleggio di POS sostenute dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022. In questo caso, la percentuale è variabile a seconda del fatturato, per un valore massimo di € 160

  • Le spese per l'acquisto o il noleggio di POS che consente anche la trasmissione telematica dei dati. Anche in questo caso, la percentuale è variabile, per un valore massimo di € 320

Il credito d'imposta deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi del periodo di maturazione. Inoltre, può essere utilizzato solo in compensazione rispetto alle tasse dovute, a partire dal mese successivo a quello della spesa. Come esercente dovrai infine conservare la documentazione relativa per 10 anni, mostrandola su richiesta in caso di controlli fiscali.

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Avere bene chiari in testa quali sono i limiti per i pagamenti in contanti è molto importante per la tua attività, così come lo è concentrarsi su tutto l’insieme di entrate e uscite che caratterizzano il tuo business. 

Come puoi tenere sotto controllo entrate ed uscite nel modo migliore?

Soprattutto quando sei agli inizi non è facile controllare accuratamente i flussi di cassa del tuo business. Se cerchi una soluzione facile ed efficiente per gestire le finanze del tuo ecommerce puoi provare il conto aziendale SumUp, con cui potrai:

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Limite pagamento contanti 2022: conclusioni

Come avrai capito, conoscere il limite pagamento contanti è fondamentale per evitare sanzioni amministrative. Allo stesso tempo, superata la soglia dei € 2000 dovrai avere tutti i mezzi necessari per permettere ai tuoi clienti di pagare. Ad oggi il lettore POS resta il tuo miglior alleato, in quanto sempre più persone scelgono di effettuare pagamenti elettronici.

D'altronde, lo stesso Governo italiano da alcuni anni sta provando ad invogliare i cittadini a questa pratica. Sono infatti molte le misure finanziarie offerte sia alla clientela che agli esercenti nell'ambito del piano "Italia Cashless"

Vista poi l'ormai prossima obbligatorietà del POS, ti consigliamo quanto prima di attrezzarti per averne uno. Lo sappiamo, le commissioni sui pagamenti sono ancora alte, ma esistono anche diversi incentivi ai quali puoi avere accesso. Tra questi spicca sicuramente il credito d'imposta, previsto proprio per l'acquisto o il noleggio di terminali POS.

SumUp Team