Pagamenti contactless: cosa sono e come funzionano

Anche grazie alla rivoluzione del paradigma socio-economico portata dalla pandemia, in Italia, le transazioni con carta continuano a crescere e diventa quindi sempre più comune per clienti e professionisti optare per i pagamenti in modalità contactless.

La possibilità di effettuare un pagamento POS senza contatto porta con sé una numerosa serie di vantaggi, tanto per i consumatori quanto per gli esercenti.

Ma cos’è, nello specifico, un pagamento contactless? Come funziona? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.

  • “Non c’è bisogno, avvicini la carta”

  • Come funzionano le carte contactless?

  • Come sapere se una carta è contactless?

  • Contactless vs commercianti: una sfida? 

  • La proposta del Governo sul contactless

  • Contactless senza il PIN la soglia dei 50 euro 

  • Bonus POS la situazione al 2022

  • Quanto siamo sicuri col contactless?

  • Ma perché vale la pena pagare contactless? 

  • Veloce come un “tap”, facile come un “clic”

  • Contactless: tutta questione di esperienza?

  • Pagamenti contactless: le conclusioni 

“Non c’è bisogno, avvicini la carta”

Se in fase di pagamento alla cassa hai provato ad inserire la carta nella fessura, ma sei stato reindirizzato ad appoggiarla semplicemente allo schermo del POS, allora hai effettuato un pagamento contactless. 

Come funzionano le carte contactless?

Le carte contactless (letteralmente “senza contatto”) sono delle carte dotate di una targhetta elettronica al cui interno sono raccolte tutte le informazioni. Avvicinando semplicemente la carta al terminale POS è possibile finalizzare un pagamento contactless, poiché le informazioni contenute nella targhetta vengono trasmesse al lettore di carte senza bisogno di inserire fisicamente la carta all’interno di una fessura. 

Come sapere se una carta è contactless?

Sulla superficie delle carte contactless è presente un simbolo con delle onde bianche che crescono verso destra. Questo stesso simbolo è ora presente nei vari servizi commerciali, insieme ai circuiti delle carte accettate, e sta ad indicare che è possibile pagare con questa tipologia di pagamento. 

La maggior parte delle carte in circolazione possiedono già questo simbolo e sono dunque abilitate a questo tipo di pagamento. È bene ricordare che le carte contactless possono essere di credito, debito, bancomat e carte prepagate.   

Contactless vs commercianti: una sfida? 

Abbiamo visto come i pagamenti digitali e la tecnologia contactless abbiano contribuito a rendere più fluida, pratica e veloce l’esperienza di pagamento. Ma cosa ne pensano i commercianti?

Secondo gli ultimi dati divulgati dall’Osservatorio del Polimi i pagamenti mediante sistema contactless sono in crescita così come lo sono i pagamenti mediante smartphone e simili dispositivi.

Nonostante ciò molti titolari di attività commerciali ritengono che l’adozione di un POS per la propria attività sia ancora troppo costosa e questa percentuale arriva al 77% se il discorso riguarda il Pos contactless. 

I costi per il comodato d'uso, insieme a quelli del canone mensile, finiscono per intimorire moltissimi commercianti. Proprio sulla base di questo, SumUp ha scelto di offrire una soluzione di pagamento mirata soprattutto alle PMI.

Come? Eliminando tutti i costi fissi e offrendo una commissione unica per tutte le carte, anche per quelle contactless che, contrariamente ai POS tradizionali, non prevedono costi aggiuntivi.

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La proposta del Governo sul contactless

Per accontentare i clienti, bisogna anche accontentare i commercianti. In Italia, durante il Governo Conte, l’allora sottosegretario al Mef Massimo Bitonci propose di portare le Commissioni a zero per le transazioni contactless inferiori ai 25 euro. 

La proposta fu presentata per rilanciare l’economia delle PMI del settore terziario, è fu ritenuta necessaria per spingere le PMI verso la digitalizzazione. L’incentivo nelle intenzioni del Governo avrebbe dovuto agevolare anche i commercianti. 

La proposta tuttavia non si è mai concretizzata date le difficoltà del Governo nel trovare un accordo con le banche. Le poche iniziative realmente attuate si sono limitate a casi isolati di cui hanno potuto beneficiare un numero esiguo di attività.

Contactless senza il PIN la soglia dei 50 euro 

Tra le altre misure pensate per favorire le operazioni contactless, rientra l’innalzamento della soglia per i pagamenti portata a 50 euro. Fino a questo importo non è oggi necessario inserire il Pin. La soglia è stata alzata a partire dal primo gennaio 2021, precedentemente l’importo era di 25 euro. 

La novità rappresenta un ulteriore passo in avanti verso un Paese sempre più digitalizzato che risponde anche alle esigenze dei consumatori, i quali possono così effettuare gli acquisti in modalità contactless più rapidamente. 

Si evidenzia che sono state comunque previste delle limitazioni. Ad esempio, superato il limite di 150 euro giornaliero, risulta nuovamente necessario autorizzare l’operazione inserendo nuovamente il PIN. Ricordiamo inoltre che la modalità contactless è assolutamente sicura: 

  • Le transazioni sono tracciate 

  • É estremamente difficile che un malintenzionato riesca ad eseguire un’operazione a distanza 

  • La quasi totalità delle banche avvisa dell’avvenuto pagamento via SMS 

A questi vantaggi di tipo generale si aggiunge tutta la sicurezza garantita dalla gamma di lettori di carte SumUp, i quali garantiscono la massima protezione tanto alle attività quanto ai clienti. 

Bonus POS la situazione al 2022

Data l’impossibilità di ridurre le commissioni per i pagamenti effettuati via contactless, il Governo ha intrapreso una nuova direzione prevedendo un credito d’imposta pari al 100% (oggi del 30%) sulle commissioni. Vediamo attualmente in cosa consiste e come ottenerlo. 

Il credito d’imposta è stato introdotto nel 2019 grazie al decreto legge n.124.La misura in concomitanza con il programma cashbackaveva un duplice obiettivo: agevolare i pagamenti digital e allo stesso tempo assicurare ai commercianti (e in generale a tutte le P.IVA) un rimborso delle spese sostenute per le commissioni previste dopo ogni transazione elettronica. 

Il credito d’imposta è stato per un lungo periodo pari al 30% delle commissioni previste fino ad un totale massimo di pagamenti ricevuti di 400.000 euro. In parallelo con l’abolizione del cashback, il credito è stato potenziato e portato al 100%. In altre parole, fino al 30 giugno 2022 è stato possibile richiedere e ottenere il rimborso totale delle commissioni previste.

Successivamente al 30 giugno 2022 è comunque possibile richiedere il bonus POS tuttavia la percentuale riconosciuta sulle commissioni torna al 30%. Nulla cambia invece per quanto riguarda le modalità operative, le quali sono riportate in dettaglio nell’ultimo provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 29 aprile 2020.  

Quanto siamo sicuri col contactless?

Ci vogliono pochi secondi per effettuare un pagamento contactless: inserito l’importo nel POS, basta semplicemente avvicinare la carta e la transazione è perfettamente riuscita. In molti casi non c’è nemmeno bisogno di inserire il Pin. Nonostante si possa pensare il contrario, il pagamento contactless garantisce totale sicurezza per la carta e i fondi del cliente. Ecco perché:     

  1. La carta deve essere almeno a 3 cm di distanza dal lettore di carte.

  2. La transazione viene registrata una sola volta (nessun doppio addebito).

  3. Funziona solo se il lettore di carte è attivo e pronto per il pagamento.

  4. Per importi superiori a 25 euro viene richiesto il PIN.

  5. Qualsiasi carta, emessa dunque da ente bancario o simile, ti tutela.  

Ma perché vale la pena pagare contactless? 

Se la sicurezza è il primo passo di fiducia verso la tecnologia contactless, l’esperienza offerta al cliente in fase di pagamento non è da meno. Fornire la propria carta al commerciante, azzeccare il lato giusto per inserirla nell’apposita fessura del POS e assicurarsi, infine, di inserire il PIN in modo corretto sono fasi che il contactless non solo riduce, ma semplifica. 

Sia clienti che commercianti concordano sull’ottimizzazione dei tempi, specie in procinto di lunghe code alla cassa. Ecco alcuni dati sulla fiducia legata al contactless in Italia:

  1. 80 milioni di carte sono contactless.

  2. Il 90% dei POS è abilitato per i pagamenti contactless 

  3. Oltre il 70% dei pagamenti è in modalità contactless.

  4. + 29% di crescita nel 2021 rispetto al 2020.

Veloce come un “tap”, facile come un “clic”

Il mondo dei pagamenti contactless non si limita solo alla carta. Quella senza contatto è una tecnologia di pagamento che avviene anche con altri dispositivi. Primo fra tutti è sicuramente lo smartphone.

Tramite funzione NFC (Near Field Communication) è possibile completare un pagamento con il proprio telefono cellulare, semplicemente avvicinandolo al lettore di carte dotato di questa tecnologia e supportato da interfacce come Google Pay o Apple Pay. Anche in questo caso, come per le carte contactless, viene stabilito un contatto elettronico tra i due dispositivi, senza bisogno di reale contatto. 

Contactless: tutta questione di esperienza?

Acquistiamo meno prodotti, investiamo più nei servizi: questo è quanto emerge da uno studio condotto da Mastercard. L’introduzione dei pagamenti digitali in generale, e di quelli contactless nello specifico, sta modificando le abitudini di spesa di molti cittadini. 

Questo fenomeno di transizione viene meglio identificato come “experience economy”, letteralmente economia dell’esperienza. Sembra infatti che le spese dei cittadini stiano ora puntando maggiormente a tutti quei settori che offrono servizi. 

L’economia del possesso sembra dunque perdere punti, e al possesso quantificabile di beni si preferisce pagare per godere di “esperienze”. I pagamenti contactless si concentrano maggiormente in settori come la ristorazione, bar, trasporti (mezzi pubblici, car sharing, bike sharing), ma anche intrattenimento, arte, cultura. Crescono anche le spese in ambito “green”, volte alla sostenibilità. 

Sei un commerciante in cerca di una soluzione di pagamento contactless senza canoni mensili o costi fissi?

Pagamenti contactless: le conclusioni 

Il fenomeno contactless è arrivato per restare. Come titolare di partita IVA puoi oggi offrire una modalità di pagamento veloce e sicura, molto apprezzata dai consumatori. 

Le ultime disposizioni: l’aver innalzato la soglia per i pagamenti contactless senza PIN a 50 euro e possibilità di richiedere un bonus sulle commissioni previste per ogni pagamento pari al 30%, rappresentano novità che continueranno a spingere verso l’utilizzo di questa modalità di pagamento e verso un Paese sempre più digitalizzato e meno dipendente dal denaro contante. 

Dotarsi di un POS SumUp è la soluzione oggi per gestire tutti i pagamenti digital in sicurezza e a costi ridotti, verifica quanto risparmi rispetto a un POS tradizionale.

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Lucia Cherchi