Contributo previdenziale - Cos'è un contributo previdenziale?

Un contributo previdenziale è un versamento effettuato dal lavoratore per beneficiare di un trattamento pensionistico in caso di invalidità, inabilità, vecchiaia, anzianità o morte.

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L'importanza dei contributi sta nel fatto che sono parte di una copertura assicurativa che protegge il lavoratore nel caso in cui si verifichi un evento che impedisca la piena o la completa abilità di lavorare.

Calcolo dei contributi

Le contribuzioni vengono calcolate sull'ammontare lordo dello stipendio e vengono pagati per 2/3 dal lavoratore e per 1/3 dal datore di lavoro.

L'ammontare dei contributi non può essere meno dell'ammontare calcolato sul minimale della retribuzione, ovvero il salario minimo che la Legge e i contratti collettivi prevedono.

Pagamento dei contributi

Secondo la Legge, tutti i lavoratori sono tenuti a pagare i contributi che siano detratti a monte dal salario (per i dipendenti) o alla cassa di categoria o alla Gestione separata INPS (per i liberi professionisti). Il datore di lavoro è responsabile del regolare versamento dei contributi all'INPS.

I liberi professionisti sono gli unici soggetti responsabili del pagamento di questo contributo verso l'INPS ma possono applicare una percentuale del 4% sui compensi lordi che prende il nome di rivalsa o contributo integrativo.

INPS e casse di categoria

I lavoratori sono tenuti a pagare i contributi all'INPS oppure alla cassa di categoria. L'ammontare di contributi da pagare non è uguale per tutti ma varia in base alla categoria di attività.

In seno all'INPS infatti, gli artigiani, i commercianti e i lavoratori autonomi hanno profili contributivi diversi. Le casse professionali di previdenza hanno regole diverse e specifiche per ogni organizzazione.

Le casse sono:

  • ENPAB per i biologi

  • EPAP per chimici, agronomi, attuari e geologi

  • ENPAPI per gli infermieri

  • EPPI per i periti industriali

  • ENPAP per gli psicologi

  • ENPAV per i veterinari

  • INPGI per i giornalisti

  • CNPADC per i dottori commercialisti

  • Cassa geometri

  • CNPR per ragionieri e periti commerciali

  • Inarcassa per architetti e ingegneri

  • Cassa forense per gli avvocati

Contributi INPS

Il calcolo dei contributi per queste due categorie di lavoratori è simile e suddivisa nelle due tipologie (contribuzione fissa e in percentuale) con unica differenza dell'aliquota applicata come percentuale di redditi.

Contributi INPS per artigiani

Devi aprire partita IVA come artigiano se nello svolgimento della tua professione il lavoro manuale è preponderante.

La contribuzione può essere di due tipi:

  • Contributi fissi pari a circa 3.600 all'anno sul reddito minimale di 15.548 euro, indipendentemente dai guadagni effettivamente registrati

  • Contributi in percentuale pari a 23,10% su redditi compresi tra 15.549 euro e 46.123 euro, o 24,10% se oltre questa soglia.

Contributi INPS per commercianti

Devi aprire partita IVA come commerciante se acquisti e rivendi diversi tipi di beni e contestualmente iscriverti al Registro delle Imprese.

In questo caso:

  • La contribuzione fissa è uguale a quella degli artigiani, quindi circa 3.600 all'anno

  • La contribuzione percentuale è invece uguale a 23,19% tra 15.549 euro e 46.123 euro, o 24,19% su guadagni più alti

Per entrambe le categorie queste regole contributive si applicano solo fino al raggiungimento del massimale pari a 76.872 euro, oltre il quale non vengono calcolati i contributi sull'importo eccedente.

Versamento dei contributi INPS artigiani e commercianti

Tempistiche e modalità di versamento dipendono dal tipo di contributo:

I contributi fissi vanno versati in 4 rate:

  • 16 maggio

  • 20 agosto

  • 16 novembre

  • 16 febbraio dell'anno seguente

I contributi percentuali su importi maggiori di 15.548 hanno le stesse scadenze di contribuzione di IRPEF e IRAP, ovvero:

  • 30 giugno

  • 30 novembre

Contributi Gestione Separata

Tutti i lavoratori autonomi o professionisti che non hanno una cassa previdenziale di riferimento sono tenuti a registrarsi alla Gestione Separata dell'INPS.

La regola di contribuzione in questo caso è applicare il 25,72% al reddito lordo registrato e dichiarato.

Il minimale da raggiungere perchè l'INPS aggiunga un anno di contribuzione per il pensionamento è 15.548 euro, mentre il tetto massimale è 100.324 euro (l'importo superiore a questa somma non viene preso in considerazione per il calcolo dei contributi).

Versamento dei contributi INPS Gestione Separata

Il versamento dei contributi INPS per la Gestione Separata è analogo a quello per commercianti e artigiani, ovvero:

  • 30 giugno

  • 30 novembre

Contributi per contribuenti in regime forfettario

Parte delle agevolazioni disponibili per chi apre partita IVA in regime forfettario agevolato è uno sconto del 35% sui contributi fissi INPS per artigiani e commercianti.

Estratto conto contributivo

Per i contribuenti INPS è possibile consultare un estratto conto che riporta lo storico dei contributi versati fin dall'apertura della posizione contributiva.

In questo modo è possibile tenere sempre sotto controllo la situazione e comunicare eventuali errori prima di incorrere in pesanti sanzioni.

Come impostare il contributo previdenziale su SumUp Fatture

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