Come emettere una fattura con la rivalsa

Sei un professionista iscritto alla Gestione Separata INPS o alla cassa previdenziale di competenza e vuoi includere la rivalsa nelle tue fatture?

Leggi questo articolo per scoprire come fare.

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In Italia, la Legge prevede che tutti i lavoratori paghino i contributi come percentuale della propria retribuzione per sostenere il piano pensionistico.

Per i lavoratori dipendenti, l'importo dovuto viene sottratto a monte dalla busta paga e il resto versato dal datore di lavoro nella misura rispettivamente di 2/3 e 1/3 della somma da versare.

I professionisti, invece, non essendo sottoposti ad un'altra persona devono provvedere a contribuire l'intera somma.

Per questa ragione sono tenuti ad iscriversi alla Cassa di previdenza di categoria o, nel caso in cui non ce ne sia una, alla Gestione Separata INPS.

Il meccanismo della rivalsa

Nonostante l'unico responsabile del versamento dei contributi rimanga il professionista stesso, questi può addebitare al cliente una rivalsa (solitamente del 4%) sull'ammontare dei compensi lordi, che deve essere opportunamente indicata in fattura.

Alcune casse professionali applicano percentuali diverse come il 2% o il 4% ma la regola rimane la stessa: i clienti non sono obbligati a pagare questa somma, ma non per questo i professionisti sono esentati dal versamento.

Molti programmi di fatturazione come SumUp Fatture includono questa opzione e calcolano automaticamente la percentuale da pagare sull'imponibile.

Inoltre, in fase di attivazione di questa variabile è possibile selezionare la rivalsa INPS:

oppure la cassa previdenziale:

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