Come emettere una fattura omaggio

Vuoi inviare al tuo cliente un omaggio senza addebitare alcun costo, oppure addebitando solo l'IVA, ma non sai come farlo correttamente?

Leggi questo articolo per chiarirti i dubbi in merito alle fatture omaggio.

Crea una fattura omaggio

Beni che rientrano nell'attività o diversi?

Prima di tutto, è importante definire se l'oggetto che desideri regalare fa parte della tua produzione oppure è estraneo ad essa.

Immaginiamo ad esempio che tu sia un fioraio, la fatturazione deve essere trattata differentemente se invii un bel mazzo di fiori oppure un campione di profumo.

Nel primo caso l'aliquota IVA da applicare è quella che inseriresti per una normale transazione di vendita, nel secondo caso invece, a seconda del valore del bene, è possibile detrarre parzialmente o totalmente l'imposta dovuta.

Molti programmi di fatturazione come SumUp Fatture ti permettono di creare fatture con o senza IVA in poco tempo e senza grattacapi.

Beni pertinenti all'attività

Se devi emettere fatture omaggio per un bene inerente alla tua attività devi innanzitutto decidere se prenderti carico del pagamento dell'IVA oppure addebitarla al cliente.

In base alla soluzione che scegli si possono emettere fatture con o senza rivalsa IVA:

1. Fattura senza rivalsa IVA

Nel caso di fattura senza rivalsa IVA devi indicare il riferimento legislativo, ovvero riportare "cessione gratuita art.2 DPR 633/72 senza obbligo di rivalsa art.18 DPR 633/72".

In fattura quindi devi abbonare l'intero importo e impegnarti a contribuire l'ammontare IVA relativo alla transazione.

In questa circostanza hai a disposizione anche due strade alternative:

  • Emettere un'autofattura usando il primo numero disponibile nella sequenza

  • Registrare l'operazione nel registro degli omaggi con la percentuale IVA applicata

2. Fattura con rivalsa IVA

Se decidi di richiedere il pagamento dell'IVA al tuo cliente, devi creare una normale fattura e stornare l'imponibile mentre l'IVA rimane visibile.

Su questi documenti devi riportare la dicitura "cessione gratuita art.2 DPR 633/72 con obbligo di rivalsa art.18 DPR 633/72".

Beni non pertinenti all'attività

Per le spese di rappresentanza, ovvero la cessione di tutti quei beni che non rientrano nelle normali operazioni dell'attività, la possibilità di detrarre l'IVA dipende dal valore del bene contribuito.

In seguito al decreto legislativo n. 175/2014, la soglia di detraibilità dell'IVA è 50 euro:

  • Se il valore di uno o più beni è uguale o inferiore a 50 euro, l'IVA viene totalmente detratta

  • In caso contrario, non sarà possibile alcuna detrazione

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