Lavoro dipendente e partita IVA: è possibile?

Questa è la domanda forse più ricorrente: "Ho un contratto come dipendente in un'azienda ma vorrei aprire partita IVA per gestire una mia attività. Posso farlo? Quali sono i requisiti? Devo pagare due volte i contributi?"

Leggi questo articolo per scoprire tutti i dettagli.

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In linea generale, come lavoratore dipendente non hai alcun vincolo nell'apertura della partita IVA e l'avvio di un'attività parallela che non sia concorrente a quella in cui l'azienda da cui sei assunto opera.

L'unico impedimento potrebbe essere costituito da una clausola inclusa nel tuo contratto di lavoro che escluda espressamente questa possibilità imponendo l'esclusività dell'impiego.

In ogni caso, per tutelarti ed essere sicuro di non correre alcun rischio, puoi sempre farti firmare un'autorizzazione dal tuo datore di lavoro.

Come lavoratore indipendente, dovrai poi gestire la fatturazione e contabilità in maniera indipendente.

Un programma di fatturazione come SumUp Fatture può esserti di grande aiuto per semplificare e velocizzare le operazioni di ogni giorno (emissione di fatture e fatturazione ricorrente, creazione di preventivi, creazione e invio di offerte, organizzazione della tua attività e così via).

Contributi INPS

A questo punto sorge un dubbio lecito: visti i due diversi impieghi come ci si comporta con l'INPS? Bisogna pagare i contributi per le due posizioni oppure è possibile compensare in qualche modo?

Per determinarlo, è necessario guardare che proporzione ha il lavoro da professionista:

  • Se l'impiego dipendente è preponderante sia in termini di tempo dedicato che di guadagni, non è necessario iscriversi alla Gestione Separata INPS ma basta il versamento dei contributi da dipendente. Quando ti arriva la lettera che ti comunica l'iscrizione alla Gestione commercianti devi presentare una copia della busta paga da dipendente e allegare una documentazione della tua situazione lavorativa che ti esonera dal doppio pagamento

  • Se, invece, inizi a lavorare come libero professionista, è necessario che tu ti iscriva presso la Gestione Separata e contribuisca con il 18%.

Vale la stessa regola per i dipendenti pubblici?

La regola generale prevede che l'impiego sia esclusivo e non si possa avere un'altra attività parallela.

Tuttavia, esistono le debite eccezioni che prevedono la coesistenza delle due posizioni previa autorizzazione del datore di lavoro a patto che l'attività sia saltuaria, venga svolta in orari diversi da quelli di lavoro e non interferisca con gli interessi della Pubblica Amministrazione.

Puoi adottare il regime forfetario?

Questa opzione è percorribile nel caso in cui sia in possesso dei requisiti previsti per questo regime.

Il regime forfettario, infatti, prevede che:

  • Non venga superato il limite di 30.000 euro per i guadagni

  • Le spese per i collaboratori non siano più di 5.000 euro lordi

  • Il costo dei beni strumentali sia contenuto nei 20.000 euro

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