Quello che devi sapere sul POS obbligatorio

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Ecco gli argomenti di questo articolo:

  • POS obbligatorio 2021: cosa dice la legge 

  • È obbligatorio avere il POS?

  • Rifiuto pagamento POS multe e sanzioni

  • Obbligo POS: un vantaggio più che un’imposizione

  • Obbligo POS professionisti: rispettalo con SumUp


È obbligatorio avere il POS? Come funziona l’obbligo di POS per i professionisti?

In Italia, soprattutto negli ultimi anni, effettuare e ricevere pagamenti con POS è diventato sempre più comune sia per gli esercenti che per i consumatori.

Anche in risposta alle sfide portate dalla pandemia, a partire dal 2020, sono state davvero tante le iniziative del Governo in merito al tema del “POS obbligatorio” le quali, in linea più generale, mirano ad incentivare l’utilizzo dei pagamenti digitali rispetto al denaro contante.

Oltre alla praticità e alla sicurezza di questo metodo di pagamento, le transazioni elettroniche si inseriscono in un più ampio contesto di digitalizzazione del nostro Paese, che va ad allinearsi ad una realtà già consolidata in molti altre realtà europee.

Se sei un negoziante o un libero professionista, in questa breve guida troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per capire se il POS è obbligatorio per te, quali sono le disposizioni da seguire e come affrontare l’obbligo del bancomat.

POS obbligatorio 2021: cosa dice la legge

Una fra le domande più comuni fra i professionisti è: ma da quando è obbligatorio avere il POS? Vediamo assieme le principali tappe legislative.

L’obbligo di dotarsi di un lettore POS è stato introdotto in Italia per la prima volta dal Governo Monti nel 2012, con il cosiddetto “Decreto Crescita 2.0”, e stabiliva una soglia minima di pagamento di 30 euro. Dopodiché, il POS obbligatorio è stato riproposto nella Legge di Stabilità 2016, abbassando la soglia minima da 30 a 5 euro (limite non più in vigore).

In ultima battuta, la Legge di Bilancio 2020 ha abbassato il limite all’uso di contante per le transazioni da 2.999,99 a 1.999,99 euro. Tetto destinato ad abbassarsi ulteriormente a partire dal 1° gennaio 2022, fino ad arrivare a 999,99 euro.

Tra le varie iniziative incluse nella Legge di Bilancio 2020, c’è da ricordare sicuramente quella del Piano Cashless, letteralmente “senza contanti”. L’idea infatti, è quella di rafforzare l’utilizzo dei pagamenti elettronici, sempre più sicuri e comodi sia per esercenti che per consumatori.

Gli obiettivi della legge sui POS sono principalmente due:

  • stanziare fondi mirati ad agevolare le spese dei consumatori che optano per il pagamento con carta (Cashback, Lotteria degli Scontrini, detrazioni fiscali ecc.). Questo si applica a qualsiasi tipo di spesa: dal caffè al bar al pieno di benzina, includendo ogni tipo di acquisto di beni e servizi.

  • rafforzare l’obbligo di POS per esercenti e liberi professionisti, i quali dovranno garantire ai propri clienti la possibilità di pagare con carta per accedere a queste iniziative proposte dal Governo.

È obbligatorio avere il POS?

Ora che abbiamo capito qual è il quadro legislativo italiano, la domanda sorge spontanea: il POS è obbligatorio per tutti? La legge prevede l’obbligo per attività commerciali e liberi professionisti di accettare i pagamenti con POS (quindi con carta di credito, debito o bancomat).

In Italia, quindi, è obbligatorio avere il POS per:

  • negozi e attività commerciali

  • artigiani

  • bar, pizzerie, ristoranti e altre attività di ristorazione

  • liberi professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: tassisti, avvocati, parrucchieri, commercialisti, terapisti)

  • Hotel, B&B, agriturismi e altre attività ricettive

Come accennato nella lista, anche per lavoratori autonomi e liberi professionisti (come avvocati, psicologi, idraulici e parrucchieri) il POS è obbligatorio. Sono esentati dall’obbligo di POS solamente i professionisti nelle transazioni verso altri professionisti.

Il bancomat obbligatorio è previsto anche per le attività itineranti (cioè i venditori ambulanti e affini), le quali devono essere in grado di accettare pagamenti con carta.

Rifiuto del pagamento con POS: multe e sanzioni

Un altro importante aspetto riguardante l’obbligo di POS per i professionisti è quello legato alle sanzioni previste. Cosa succede se un esercente si rifiuta di accettare un pagamento con POS?

L’articolo n.23 del DL n.124/2019 aveva introdotto, a partire dal 1° luglio 2020, una sanzione pecuniaria di 30 euro più il 4% dell’importo, in caso di rifiuto da parte del professionista. Nonostante questo, a seguito delle polemiche di commercianti ed esercenti le sanzioni sono state successivamente eliminate: con la conversione in legge del DL, infatti, l’art. 23 è stato abrogato.

Ad oggi, quindi, nonostante esista effettivamente una legge sull’obbligo POS per i professionisti, non sono previste multe in caso di rifiuto a un pagamento con POS. Cosa significa? Che il professionista non rischia di ricevere una sanzione pecuniaria, anche se non utilizzare il POS rappresenta un effettivo svantaggio per i clienti che preferiscono pagare con carta.

Obbligo POS: un vantaggio più che un’imposizione

Anche se la questione legata al POS obbligatorio può far storcere il naso a qualche esercente, noi di SumUp ti invitiamo a vedere questo obbligo come un vantaggio anziché come una limitazione.

Sia per professionisti che consumatori, il Governo ha messo in atto una serie di incentivi che possono portarti a un considerevole risparmio se deciderai di dotarti stabilmente di un dispositivo POS per accettare pagamenti elettronici.

Ecco quali sono i principali vantaggi per i professionisti:

  • Bonus POS: un credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate per l’accettazione di pagamenti con strumenti di pagamento elettronici

  • Bonus per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo del POS, ovvero un ulteriore credito d’imposta relativo al costo di acquisto, noleggio o utilizzo di dispositivi che consentono di accettare pagamenti elettronici (usufruibile tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022)

  • Lotteria degli Scontrini: una vera e propria estrazione a premi basata sugli scontrini digitali emessi per ogni pagamento con carta.

Inoltre, l’articolo n.22 dell DL 99/2021 aumenta il credito d’imposta dal 30 al 100% se i POS sono collegati a strumenti che consentono la memorizzazione e la trasmissione elettronica dei dati dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, come i registratori di cassa elettronici.

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I vantaggi indiretti del POS obbligatorio

L’obbligo di accettare pagamenti con POS non è vantaggioso solo in maniera diretta per i professionisti ma, grazie anche alle iniziative a sostegno dei consumatori promosse dal Governo, lo è anche in maniera indiretta.

Il piano Cashless prevede due incentivi principali:

  • Il Cashback di Stato, che garantisce ai consumatori un rimborso del 10% su ogni tipo di spesa (e del 19% sulle spese mediche) semplicemente pagando con carta

  • La Lotteria degli Scontrini, che permette di vincere dei premi ad estrazione per ogni pagamento effettuato con carta

Dati questi incentivi appare evidente come oggi sempre più consumatori siano incentivati a pagare con carta anche gli importi più piccoli per poter godere del rimborso previsto dallo Stato.

Tutto questo senza contare che accettare pagamenti con POS ti garantisce:

  • Più igiene: i pagamenti contactless limitano la manipolazione di contante e la possibile trasmissione di germi e batteri

  • Più sicurezza: i pagamenti bancomat sono sicuri e prova di frode

  • Più comodità e velocità: potrai accettare pagamenti in pochi secondi, ovunque ti trovi

  • Più tracciabile: molto più controllo rispetto alle transazioni manuali con contante

Il fatto che non siano previste sanzioni per il mancato possesso del POS diventa quasi irrilevante: accettando pagamenti con POS soddisferai le esigenze di una clientela sempre più interessata e stimolata a pagare in modo digitale e renderai più agile la tua gestione contabile.

Obbligo POS professionisti: rispettalo con SumUp

Le disposizioni di legge relative all’obbligatorietà dell’utilizzo dei dispositivi POS influenzano soprattutto le attività con un fatturato limitato i costi associati rappresentano spesso un freno per le piccole attività che vorrebbero mettersi al passo coi tempi.

Noi di SumUp abbiamo a cuore le piccole e medie imprese, ed è per questo che il nostro obiettivo è fornire delle soluzioni di pagamento che possano rendere il rispetto dell’obbligo di POS il più facile e conveniente possibile. 

Pensiamo alle esigenze dei piccoli e micro business proponendo un’offerta semplice e trasparente, ma soprattutto conveniente: nessun costo fisso, nessun vincolo e una sola commissione sempre uguale quando accetti una transazione. Tutto il resto? Gratis, cioè senza costi fissi di gestione o attivazione.

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