#8marzodiSumUp: al via la campagna per valorizzare le imprenditrici e supportare le Cuoche Combattenti, progetto per l’emancipazione delle donne vittime di violenza di genere

#8marzodiSumUp: al via la campagna per valorizzare le imprenditrici e supportare le Cuoche Combattenti, progetto per l’emancipazione delle donne vittime di violenza di genere

Ispirare le donne imprenditrici, valorizzare il loro ruolo e supportare le Cuoche Combattenti, progetto di imprenditoria sociale nato a Palermo per favorire l’emancipazione economica delle donne vittime di violenza di genere.

È con questi obiettivi che SumUp, fintech leader nel settore dei pagamenti digitali, in occasione della Giornata Internazionale della Donna racconta la loro storia e lancia #8marzodiSumUp, iniziativa rivolta a tutte le donne e in particolare a coloro che portano avanti un progetto imprenditoriale o che vorrebbero realizzarlo.

La campagna correrà su Instagram grazie ad un nutrito gruppo di ambassadors al femminile che racconteranno nelle loro stories la propria avventura imprenditoriale. Allo stesso tempo, inviteranno le loro followers a dare voce nelle stories - in 60 secondi al massimo - alle proprie esperienze.

“Abbiamo deciso di dedicare tutto il mese di marzo alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società e nel mondo lavorativo. L’8 marzo è una data simbolo, un punto di partenza, che ci permette di accendere i riflettori su un argomento così importante”, sottolinea Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. “Con questa iniziativa vogliamo condividere potenti storie di imprenditoria al femminile, raccontare esempi positivi e di rinascita, incoraggiare e supportare tutte quelle donne che hanno scelto di dare vita ai propri sogni, superando ostacoli di ogni tipo”.

Per ogni storia raccontata su Instagram - accompagnata dal tag @sumup e dall’hashtag #8marzodiSumUp - SumUp donerà, inoltre, 5 euro alle Cuoche Combattenti di Nicoletta Cosentino, un progetto che sa di buono, di solidarietà, di riscatto e di speranza. Un vero e proprio laboratorio di produzione alimentare che - accanto a confetture, conserve, prodotti da forno - offre anche  occasioni di incontro e di supporto, per dare alle donne vittime di violenza la possibilità di rimettersi in sesto e riprendere in mano le proprie vite.

Lanciata nel 2019, l’iniziativa delle Cuoche Combattenti sta avendo un grande successo anche grazie alla lungimiranza di Nicoletta, che sin da subito ha scelto di digitalizzare le Cuoche Combattenti, di raccontare il progetto sui social, di dotarsi di lettori portatili SumUp, per offrire ai clienti la possibilità di pagare con carta, ma anche a distanza con la funzione Pagamenti via Link. Nel 2020, inoltre, nonostante le difficoltà, durante il lockdown le Cuoche Combattenti hanno sviluppato un e-commerce per ampliare il proprio pubblico ed arrivare a vendere in tutta Italia e all’estero.  In questo contesto, SumUp si fa portavoce di una rivoluzione digitale che, soprattutto nell’ultimo anno, sta coinvolgendo imprenditrici e imprenditori fondatori di piccole e medie aziende che, proprio grazie a soluzioni innovative, riescono a soddisfare le esigenze dei clienti sempre più digitalizzati e a mantenersi competitivi sul mercato.

Le Cuoche Combattenti

L’idea delle Cuoche Combattenti nasce nel 2017 quando Nicoletta, con alle spalle un'esperienza nel centro antiviolenzaLe Onde Onlus di Palermo, decide di dare una svolta non solo alla sua vita, ma anche a quella di altre donne che, come lei, hanno subìto abusi e violenze tra le mura domestiche. Dopo aver svolto durante il suo percorso nel centro antiviolenza un tirocinio lavorativo presso un laboratorio di produzione della città, Nicoletta mette in gioco la sua forte passione per la cucina, per trasformarla in un vero e proprio lavoro: “Sentivo la necessità di ripartire, di rinascere. Mi sono resa conto di quanto fosse importante percorrere la strada verso la libertà e l’indipendenza economica”, spiega.

Inizialmente la produzione è casalinga: salsa di pomodoro con bottiglie riciclate con applicate etichette che riportano frasi contro la violenza come: “chi ti ama non ti controlla”. Concetti all’apparenza semplici, ma da tenere a mente e ricordare quotidianamente, con l’intento di arrivare a quelle donne non ancora consapevoli delle violenze che stanno subendo o che hanno paura di esporsi. Le bottiglie di pomodoro diventano il modo per portare nelle case la propria testimonianza di rinascita e riconquista della libertà.

“Il passo successivo è stato coinvolgere altre donne con il mio stesso vissuto: spesso la violenza domestica ti isola dal resto del mondo e soltanto unendo le forze ci si rialza”. A supportare Nicoletta è sempre il centro antiviolenza, che la accompagna nel progetto di autoimpresa, dalla creazione del business plan alla richiesta di finanziamenti, fino ad arrivare all’inaugurazione.

In collaborazione con i centri antiviolenza e con altre associazioni palermitane che si occupano di migranti, le Cuoche Combattenti accolgono donne in difficoltà tramite tirocini, per insegnare loro il mestiere, restituire coraggio, aiutarle a ripartire con un reddito personale. “Cuoche Combattenti è uno strumento per acquisire competenze personali, tecniche di lavoro, autonomia, capacità imprenditoriali, oltre che un mezzo utile a trasmettere gioia”, sottolinea Nicoletta. A rivolgersi al progetto sono soprattutto donne di età compresa tra i 25 e i 45 anni, non soltanto desiderose di lavorare in cucina, ma anche in cerca di consigli e supporto.

Il laboratorio, che al momento conta sulle forze di 4 donne, sforna quotidianamente prodotti artigianali che nascono da ricette tradizionali, utilizzando materie prime a Km 0 da coltivazioni biologiche per garantire il rispetto della Terra e la genuinità del prodotto finale. A rendere ancora più speciali i prodotti sono le “Etichetta Antiviolenza”, apposte in ogni produzione delle cuoche Combattenti, con l’intento di contrastare la violenza sulle donne, smontare stereotipi e ruoli relazionali che “autorizzano” abusi, smascherare la violenza e rinforzare l’autostima e la libertà personale.

“Molte dei titolari di piccole imprese che utilizzano SumUp sono donne, che negli ultimi mesi hanno scelto di reinventarsi e di correre dei rischi per lanciare o sostenere il proprio business. Vogliamo condividere le storie delle nostre imprenditrici e commercianti più ispirazionali, per riconoscere e valorizzare il loro lavoro e coraggio. A volte, tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono storie di esempio e modelli positivi, di stimolo per tutti a non demordere e vivere i nostri sogni”, sottolinea Felizitas Lichtenberg, Head of Diversity and Inclusion di SumUp.

SumUp

SumUp è una società fintech che permette alle imprese di tutte le dimensioni di ricevere pagamenti in modo rapido e semplice, sia in negozio che online. Nominata come l'azienda in più rapida crescita d'Europa nell'Inc. 5000', SumUp supporta oltre 3 milioni di commercianti a livello globale e opera in 33 mercati in Europa, Stati Uniti e Brasile. Con i suoi terminali per carte di credito e servizi online su cui fanno affidamento aziende di tutte le dimensioni, da DHL ai tassisti, SumUp è il partner preferito dalle piccole imprese di ogni tipo. La registrazione digitale al 100% di SumUp, la consegna veloce e l'impostazione facile e rapida consentono agli esercenti di effettuare transazioni digitali in pochi minuti dal ricevimento del loro terminale di carte di credito.

Per maggiori informazioni, visita il sito web www.sumup.it